
Quando si riflette sullo sviluppo e l’educazione dei bambini, tra i tanti aspetti che ogni genitore prende in considerazione troviamo anche il rapporto con gli altri, con la natura, con gli animali e l’attenzione alla sostenibilità.
Tenendo conto anche del ruolo di spicco che stanno assumendo questi elementi negli ultimi anni, ecco che coniugare il percorso di crescita di un figlio con un sano rapporto con l’ambiente che ci circonda diventa un fattore da tenere in alta considerazione.
Escursioni, trekking e bambini sono dunque un connubio ideale, in quanto questo tipo di attività permetterà loro di scoprire il meraviglioso mondo della flora e della fauna tramite un’immersione nella natura, che si rivelerà fondamentale per la loro crescita personale.
In questo articolo parleremo di come camminare con i bambini in modo sicuro, divertente e rispettoso della natura, distinguendo le fasce d’età, indipendentemente da quale sia il percorso prescelto e la tipologia di escursione.
Infatti, che tu scelga un pellegrinaggio o una gita con i bambini in montagna, i consigli che ti daremo ti assicureranno un’esperienza piena e appagante. Ovviamente, ogni genitore sa cosa è meglio per il proprio figlio, quindi agirà con flessibilità adattando i comportamenti in funzione del momento e delle necessità.
Foto di Tatiana Syrikova da Pexels.
Consigli per un’escursione ideale
Durante un’escursione con i bambini, il modo migliore per salvaguardarli è quello di dotarli preventivamente delle conoscenze e degli strumenti di cui hanno bisogno per fruire di un’esperienza sicura e divertente.
Uno dei primi elementi da considerare è la pianificazione dell’escursione, che deve tenere conto di una tempistica effettiva molto differente rispetto agli adulti. Infatti, per lo stesso chilometraggio potrebbe essere necessario circa il triplo del tempo, visto che sarà importante coniugare la camminata con pause, giochi e scoperta dell’ambiente.
Prima di iniziare l’elenco dei consigli per un’escursione ideale, soffermiamoci su un aspetto importante: per i bambini, le prime esperienze in quest’ambito sono fondamentali. Pianificare un’escursione troppo lunga o faticosa, non lasciare spazio al divertimento o comunque non favorire un’atmosfera spensierata e divertente, potrebbe scoraggiarli e allontanarli da questo tipo di esperienze.
Quindi meglio iniziare da un percorso breve, semplice e che presenti punti di interesse a misura di bambino.
Organizzare il trekking per i bambini: 5 suggerimenti

Durante la pianificazione di un’escursione con i bambini, è bene che tutti i componenti siano a conoscenza di alcune regole di base non scritte, che ovviamente saranno adattate in funzione della lunghezza del percorso e della difficoltà. Vediamole:
- Se i bambini hanno meno di 7 anni, dovrai essere certo che assimilino la necessità di rimanere sempre a breve distanza da un adulto. Per quelli più grandi, potrai stabilire alcune regole meno stringenti, come quella di essere sempre a portata di “sguardo” e raccomandare loro l’obbligo di fermarsi sempre e aspettarti in presenza di un bivio, intersezione o strada in cui potrebbero transitare veicoli.
- Per far sì che si sentano coinvolti e motivati, l’ideale sarebbe renderli partecipi anche durante la pianificazione e la scelta del sentiero. Magari potresti fare una cernita tra i sentieri più adatti e far esprimere a loro la preferenza finale.
- Fai una ricerca sui punti di interesse lungo il percorso, scegliendone alcuni (come grotte, grandi alberi o cascate) in modo da stimolare la loro curiosità e farli appassionare così al trekking.
- Se disponibile, stampa o acquista una mappa e aggiungi piccoli disegni o adesivi per indicare bivi e luoghi principali. Durante l’escursione, potrai mostrarla ai bambini così da premiarli per i progressi ottenuti e la distanza percorsa.
- Prepara tutto la sera prima e cerca di partire al mattino presto, in modo da non lasciare spazio a pigrizia, tentennamenti e pretesti per ritardare o archiviare l’escursione. Se possibile, organizza il rientro a casa nel pomeriggio, così da assicurare il tempo necessario per riposarsi; sarà certamente una buona idea, in particolare se l’indomani inizia la settimana scolastica.
Divertirsi lungo la strada
Dopo aver introdotto la parte che precede l’escursione vera e propria, vediamo qualche “trucchetto” per far sì che i bambini si divertano e riescano addirittura ad aspettare con ansia il prossimo trekking.
Questi espedienti potrebbero tornare utili calibrandoli in funzione della stanchezza e dell’eventuale noia, prevenendo il desiderio di “tornare a casa” che prima o poi i piccoli esprimeranno. Vediamoli:
- Cerca delle canzoni divertenti che i bambini non conoscono, magari che abbiano come protagonisti gli animali del bosco. Discorso analogo per aneddoti e storie che riguardano i fiori, gli alberi e la zona attraversata.
- Un’altra idea che andrà a colpo sicuro, è quella di una mini caccia al tesoro, portando alcune foto di piante, funghi, frutti di bosco e spingendoli a cercarli.
- In presenza di bambini più grandicelli, potresti utilizzare gli smartphone per organizzare una piccola gara fotografica, mettendo in palio gli snack golosi che certamente avrai portato.
- In caso di pause prolungate, anche un block notes e delle matite colorate potrebbero invogliarli a disegnare alberi e animali.
- Qualora siano presenti sul percorso, approfitta per spiegare loro i pannelli informativi che illustrano la fauna e la flora locale, nonché la segnaletica che indica l’itinerario.
Infine, nell’ipotesi in cui la giornata dovesse andare storta nonostante tutti gli accorgimenti, la pianificazione e la dedizione, è preferibile sospendere l’escursione con i bambini piuttosto che portarla a termine a tutti i costi. In questo caso, potrebbe essere una buona idea sdrammatizzare e archiviare la giornata con la dolcezza di un buon gelato!
Gite con i bambini: l’equipaggiamento

Veniamo dunque all’equipaggiamento, una parte certamente importante di ogni trekking con i bambini. Questo aspetto andrebbe curato anche in caso il percorso prescelto fosse breve, perché l’attrezzatura giusta può fare la differenza tra un’escursione riuscita e una giornata da dimenticare.
Vediamo prima alcune dritte:
- Preparati per tutte le condizioni atmosferiche, inserendo nello zaino dei k-way ripiegabili, leggeri e poco ingombranti. Anche un pile o felpa non dovrebbe mai mancare;
- Se doveste camminare in inverno e autunno, non dimenticare guanti, un secondo paio di calze, cappello di lana e scalda-collo;
- Viceversa, in estate, porta con te la crema solare, i cappellini e magliette di ricambio.
- Scegli l’abbigliamento evitando il verde e prediligendo colori accesi come giallo e arancione, perché se il bambino dovesse smarrirsi sarà molto più semplice scorgerlo anche da lontano.
Altro elemento fondamentale saranno ovviamente le scarpe per camminare. Così come accade per gli adulti, anche nel caso dei bambini non si dovrebbe mai iniziare trekking piuttosto lunghi con scarpe nuove o poco utilizzate.
Meglio testarle vicino casa e far abituare il piede, altrimenti vesciche e fastidi vari potrebbero inficiare il divertimento e l’intera escursione. Infine, scegli per loro uno zainetto leggero e poco ingombrante, con tante tasche. Sia per i piccoli che per i più grandi, è preferibile uno zaino che abbia la cintura lombare e la cinghia sul petto.
Una passeggiata con i bambini: sicurezza e pericoli
Cercare di prevenire i pericoli è sempre una buona strategia, anche se questo non deve far sì che le nostre passeggiate con i bambini diventino motivo d’ansia o eccessiva preoccupazione.
Tutti i suggerimenti che seguiranno potrebbero essere riassunti in una sorta di taccuino da inserire nello zainetto.
Vediamo dunque alcuni consigli che potranno certamente tornare utili, rappresentando un modo per affrontare con più serenità la nostra escursione:
- Anche un attimo di distrazione può causare lo smarrimento di un bambino: fai sì che stia sempre nel tuo campo visivo e, se cammini in gruppo, predisponi una sorta di “turni” con gli altri adulti per tenerli d’occhio.
- Insegna loro che, qualora dovessero vedere degli animali selvatici, è preferibile produrre molto rumore e spaventarli piuttosto che scappare e rischiare di allontanarsi troppo o essere inseguiti.
- Altro elemento da non sottovalutare, è la consapevolezza dei bambini su come dovrebbero comportarsi in caso di temporale; è bene che sappiano come e dove ripararsi, cosa fare e quali azioni evitare durante eventi atmosferici avversi.
Infine, rimanendo nell’ambito della sicurezza, accenniamo ad alcuni elementi dell’equipaggiamento, magari da inserire nello zainetto dei propri figli:
- Un fischietto è un oggetto piccolo e leggero, ma che può fare la differenza: che sia in dotazione a un braccialetto come quelli in paracord o un normale fischietto, è perfetto per attirare l’attenzione e provvidenziale in caso di necessità.
- Una lampada frontale o torcia elettrica è un altro elemento utile da inserire nello zainetto, così come una coperta termica pieghevole.
Passeggiare con i bambini: a ogni età la sua escursione

Come abbiamo già detto, un’escursione, un trekking o una semplice escursione può essere un’esperienza adatta a ragazzi e bambini di ogni fascia d’età. Ovviamente, esistono delle differenze di approccio tra un bambina di 3 anni e un ragazza di 13! Ecco qualche consiglio per ogni fascia d’età:
- Per i bambini di età compresa tra 3 e 5 anni, è importante scegliere un percorso breve e semplice, con una destinazione finale gratificante e che sia facile da raggiungere, come una cascata o un prato con fiori. Durante la camminata, incoraggia i bambini a osservare i fiori e le piante lungo il sentiero, facendo domande e rispondendo alle loro curiosità. Considera che difficilmente percorreranno più di qualche decina di metri senza fermarsi o chiedere di venire in braccio… Preparati! 😉
- Venendo all’età compresa tra 6 e 9 anni, potrai optare per percorsi un po’ più lunghi e impegnativi, ma sempre adeguati alle loro capacità fisiche. Scegli un’escursione con un obiettivo specifico, come raggiungere un punto panoramico o un lago, così da motivarli. Inoltre, incoraggiali a portare uno zaino leggero con acqua e spuntini, per responsabilizzarli e farli sentire coinvolti nell’esperienza.
- I ragazzi di età compresa tra 10 e 13 anni potranno sostenere escursioni più impegnative, con terreni accidentati o dislivelli maggiori. Rendili partecipi nella pianificazione dell’escursione, facendoti aiutare a scegliere l’itinerario e a studiare la mappa. Durante la camminata, crea degli incentivi facendo domande sui fenomeni naturali e sulla storia del territorio attraversato. Inoltre, puoi incoraggiarli a fare attività come la fotografia o la registrazione di suoni e rumori, per stimolare la loro creatività.
Se, particolarmente per i bambini più grandi, notassi che l’interesse per le escursioni tende a essere inesistente o a scemare, ecco l’arma segreta: gli amici! Se riuscissi a coinvolgere altre persone oltre i genitori, o meglio ancora un amichetto o una compagna di scuola, sarebbe certamente un incentivo davvero irresistibile.
Camminare con i bambini: i pellegrinaggi
Nonostante possa sembrare poco frequente, anche i pellegrinaggi sono tipologie di esperienze in cui possono essere coinvolti dei bambini.
Ne abbiamo già parlato nel nostro articolo sul Cammino di Santiago con bambini, ma qui vogliamo presentarti alcuni esempi che raccontano più di qualunque altra cosa quanto non esista avventura (anche piuttosto singolare!) che non possa coinvolgere anche i bambini. Vediamone alcune:
- Mamma, papà e tre figli sulla Francigena;
- Sessanta baby pellegrini sul Cammino di Sant’Agostino;
- Gli angeli sul Cammino di Santiago;
- Tre figli e due asinelli: la famiglia Payelle da Bordeaux a Roma.
L’escursione con i piccoli e la sostenibilità

Pur essendo ovvie per molti, le raccomandazioni in merito alla sostenibilità dei comportamenti nell’ambiente naturale sono da tenere sempre in piena considerazione, particolarmente per trasmetterle ai più piccoli.
Ne abbiamo già parlato nel nostro articolo sul Cammino di Santiago sostenibile, ma proviamo comunque a riassumerle:
- La regola principale per la sostenibilità è quella delle “tre R”: ridurre, riutilizzare, riciclare. Se possibile, scegli capi prodotti in modo sostenibile e acquista solo ciò di cui hai bisogno, cercando di riutilizzare quelli ancora in buone condizioni.
- Preferisci prodotti con imballaggio minimo e acquista solo il necessario così da ridurre sprechi. Per frutta e verdura da portare durante l’escursione, meglio optare per quella di stagione.
- Usa una borraccia in metallo e non la plastica monouso;
- Evita di accendere fuochi e rispetta le persone che incontri, le usanze e le tradizioni locali. Porta con te un sacchetto riutilizzabile per i rifiuti e differenziali nei contenitori appositi.
- Se possibile, usa mezzi di trasporto sostenibili: meglio non usare l’auto e optare per il trasporto pubblico o per la bicicletta.
- Rispetta la flora e la fauna: evita di danneggiare piante e animali, mantieni le distanze e non disturbare gli habitat naturali.
Trekking e bambini: in marcia!
In definitiva, camminare con i bambini può essere un’esperienza meravigliosa e gratificante per tutta la famiglia. Con un po’ di pianificazione e l’adozione dell’approccio giusto, potrai creare ricordi indimenticabili e stimolare la curiosità e l’amore per la natura nei tuoi figli.
L’importante è scegliere l’itinerario giusto per la fascia d’età e le capacità dei bambini coinvolti, assicurandosi di portare tutto il necessario per un’escursione sicura e divertente.
